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DOMENICA 14

Guerra e pietà: cosa significa essere umani. Omero, Hemingway, Rigoni Stern

Luogo: Salone della Basilica 🔗

Orario: 21:00

Durata: 1 ora

Relatore:

Matteo Nucci

È scrittore, saggista e studioso del mondo antico. Esordisce nel 2009 con Sono comuni le cose degli amici (Ponte alle Grazie), finalista al Premio Strega. Da sempre attento al rapporto tra letteratura e filosofia, ha pubblicato una nota edizione del Simposio di Platone (Einaudi, 2009) e numerosi saggi narrativi dedicati al pensiero greco, alla mitologia e all’epica: tra questi Le lacrime degli eroi (2013), L’abisso di Eros (2018), Achille e Odisseo (2020) e Il grido di Pan (2023). Finalista al Premio Strega anche nel 2017 con È giusto obbedire alla notte, ha indagato la figura di Hemingway in Sognava i leoni (2024) e scritto reportage, racconti e articoli per Il Venerdì, L’Espresso, Il Messaggero, il Manifesto e minima&moralia. Esperto di Mediterraneo e cultura taurina, ha fondato il sito Uomini e Tori. Ha ricevuto il Premio Adriatico Mediterraneo nel 2024 e, negli ultimi anni, si è distinto per i suoi interventi pubblici sulla tragedia di Gaza e il linguaggio con cui viene raccontata.

Matteo Nucci, scrittore e profondo conoscitore del mondo antico, propone un viaggio letterario e umano tra tre giganti della letteratura: Omero, Hemingway e Rigoni Stern. Tre autori che, attraverso epoche e linguaggi diversi, hanno raccontato il dolore e l’assurdità della guerra, ma anche la possibilità della pietà e della fratellanza. Dall’abbraccio tra Achille e Priamo nell’Iliade, ai racconti di Hemingway maturati nella Prima guerra mondiale, fino alle nevi dell’Armata in ritirata narrate da Rigoni Stern, emerge una riflessione attualissima sul senso del conflitto e sulla dignità dell’uomo. Un incontro intenso, per interrogarci – oggi – su cosa significhi davvero essere umani.

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