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Enogastronomia DOMENICA 14

Cibi dell’altro mondo

Luogo: Salone della Basilica 🔗

Orario: 17:00

Durata: 1 ora

Relatore:

Massimo Montanari

è stato professore di Storia Medievale all’Università di Bologna, dove insegna Storia dell’alimentazione e dove ha fondato il Master in “Storia e cultura dell’alimentazione”. Pioniere del settore, ha inteso la storia dell’alimentazione alla storia globale, che coinvolge economia, lavoro, strutture sociali e politiche, strutture culturali e comunicative. I suoi lavori hanno risonanza internazionale e sono tradotti in molteplici lingue. Ha tenuto seminari e conferenze in molti paesi europei, oltre a Giappone, Stati Uniti, Canada e America latina. Nel 2002 è stato insignito dal presidente Azeglio Ciampi del titolo di Ufficiale all’onore della Repubblica italiana per meriti scientifici. Nel 2012 è stato il primo beneficiario del Prix Rabelais, istituito dall’Institut de France come riconoscimento scientifico di studiosi che si siano segnalati internazionalmente nello studio, nella diffusione e nella promozione della cultura del cibo. Dal 2013 è membro associato dell’Académie Royale de Belgique (Classe des Lettre set Sciences morales et politiques). Dal 2016 è socio dell’Academia Marinha du Portugal. Dal 2017 è socio dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna (Classe di scienze morali, sezione filosofica, antropologica e pedagogica). Numerose le sue pubblicazioni, tra cui si segnalano Il mito delle origini. Breve storia degli spaghetti al pomodoro (2019); La cucina italiana (2023); L’identità italiana in cucina (2010); La fame e l’abbondanza (1993); Il cibo come cultura (2006).

La storia della cucina si accompagna spesso al mito delle origini, cioè all’idea che esista un punto magico della storia in cui tutto comincia e tutto si spiega; il punto in cui si cela il segreto della nostra identità. Ma le origini, di per sé, spiegano poco: l’identità è un prodotto della storia, frutto di incontri, contaminazioni, incroci spesso imprevedibili. Basta un piatto di spaghetti al pomodoro per spiegarlo. Basta una polenta coi fagioli. Basta un piatto di gnocchi di patate. Tutto questo non esisterebbe senza l’incontro fra Europa e America.

Seguendo le tracce di alcune specialità che riteniamo identitarie della nostra cultura gastronomica, Massimo Montanari – grande storico dell’alimentazione – ci mostra che ricercare le origini della nostra identità (ciò che siamo) non ci porta quasi mai a ritrovare noi stessi (ciò che eravamo) bensì altri popoli, altre culture, altre tradizioni, che mescolandosi con le nostre hanno prodotto ciò che siamo diventati.

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